Luoghi della città

21 marzo 2017 TORINO: CITTA' MAGICA

A Torino, la magia bianca e la magia nera alimentano la città. Le teorie più quotate dell'esoterismo parlano di una cittadina misteriosa per la sua ubicazione.

È, infatti, ormai nota a molti la grande importanza che la città della Mole ha in questa delicata e affascinante tematica.

Il capoluogo piemontese si trova esattamente a metà tra il triangolo della magia bianca (insieme a Lione e Praga) e della magia nera (con Londra e San Francisco). Non solo: molti dei suoi palazzi e monumenti richiamano simboli della massoneria e della religione.

Un'atmosfera spettrale, che si respira in gran parte delle vie e delle piazze cittadine. Andiamo per ordine.

La magia nera ha il suo fulcro in piazza Statuto. Parliamo del punto cardine di questa fazione, che sorge a ovest della città. Non è una casualità.

La parte ovest è infatti rivolta verso il lato in cui il sole tramonta, e dove cominciano le tenebre. Qui troviamo il monumento dedicato ai caduti del Frejus. Molti affermano che l'angelo rappresentato sia Lucifero, che conduce le forze dell'oscurità all'attacco verso le forze della luce.

Inoltre, sempre in piazza Statuto, un tempo venivano deportati i condannati a morte. I cadaveri venivano poi smaltiti nella necropoli (la Val Occisorum, nell'antichità), rinvenuta durante gli scavi per la ferrovia.

Un altro simbolo della magia nera è la Domus Marozzo di via Lessona in cui alloggiò Nostradamus. Quest'ultimo incise qui una lapide che recita così: "Nostradamus ha alloggiato qui, dove c’è il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi disprezza avrà la rovina intera".

Come non citare il Palazzo ed il Portone del Diavolo, situato in via Alfieri. A esso sono legati omicidi, strane sparizioni e coincidenze numerologiche. Pare che sia stato proprio il Diavolo a mettere lì il portone, per imprigionare uno stregone che lo aveva nominato invano. Il portone rappresenta il diavolo che osserva visitatori che si recano nell'edificio.

Per ulteriori rifefimenti alla magia nera, si deve tenere conto del Rondò della Forca e a via Lascaris, dove sono presenti "Gli occhi del Diavolo".

Spazio centrale dedicato al Museo Egizio. Qui sono contenuti reperti che recano carica positiva e carica negativa. Dunque, il Museo Egizio non è classificabile per appartenenza a nessuna delle due sponde.

Per Torino, la magia bianca e la magia nera si compensano. Per la fazione positiva troviamo piazza Castello, la Chiesa della Gran Madre, la Fontana Angelica di piazza Solferino e la Mole Antonelliana. Piazza Castello rappresenta l'epicentro dell'energia positiva, individuabile in Palazzo Reale.

La Gran Madre, invece, presenta due statue all'ingresso, che rappresentano la Religione e la Fede. Una di queste indica il cammino per ritrovare il Sacro Graal.

Infine, la Mole Antonelliana. Il simbolo della città è dotato di una grande antenna, che punta al cielo e che diffonde l’energia positiva. Una delle due statue della Gran Madre guarda in direzione della Mole. Per molti, questo potrebbe significare che il Sacro Graal sia situato proprio là dentro.

Dunque, a Torino, la magia bianca e la magia nera sono tematiche sempre attuali, che attraggono molto interesse.

Di certo, il fascino trasmesso da queste teorie non fa altro che alimentare le curiosità degli appassionati, che vogliono scoprire sempre di più in merito a questi ambiti.

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