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10 settembre 2016 MR. STEVE AOKI
#MtvDigitalDays: Mario Antonaci, responsabile di TorinoNightLife e TheLightCanvas, è andato a curiosare agli incontri alla Reggia.
MTV DIGITAL DAYS: STEVE AOKI ED IL SUO “NEON FUTURE”
di Mario Antonaci (TorinoNightLife – www.thelightcanvas.com)
Luca De Gennaro intervista Steve Aoki
Ieri pomeriggio, nell’ambito del programma di incontri della prima giornata degli MTV Digital Days 2016, un Panel molto interessante.
Luca De Gennaro (VP Talent and Music Viacom South) ha intervistato il mitico Deejay e produttore americano Steve Aoki.
Steve Aoki e Luca De Gennaro (MTV DAYS 2016 – Reggia di Venaria)
A soli 20 anni, nel 1996, Aoki crea l’etichetta discografica Dim Mak Records, nome derivato da una delle mosse del suo eroe d’infanzia, Bruce Lee. Oggi, vent’anni dopo, è un riferimento del panorama discografico internazionale. E nel 2014 vede la luce la prima parte del suo album più bello, Neon Future, un progetto musicale diviso in due parti, di cui lo stesso Steve ha detto: «I brani sono molto colorati. Sono più emotivi. La musica, per me, si è evoluta ed è cambiata. Quella è una gran parte del perché voglio chiamare l’album “Neon Future”. […]. Volevo mettere realmente una bandiera per terra che dicesse: “Questo è il sound che si potrà sperimentare a una festa. Quando ci si addenterà, l’idea è che si cammina in un neon future.”»
Aoki presenta il suo docufilm "I'll Sleep When I'm Dead"
Aoki ha presentato il suo docufilm “I’ll Sleep When I’m Dead”, produzione Netflix che rappresenta una nuova generazione di racconti di personaggi del mondo della musica e dello spettacolo. Girato proprio durante la realizzazione di Neon Future, è stato presentato al Tribeca Film Festival di New York. L’incontro di ieri è stata occasione per poter analizzare l’essenza più intima del film, ripercorrere nelle parole di Aoki la sua vita, il suo rapporto con i genitori, l’influenza nella sua carriera.
> Per vedere l'anteprima del docufilm, clicca QUI.
Il piccolo Steve con il papà “Rocky” Aoki
Molto sincero e diretto il suo racconto dei genitori: un padre wrestler, Hiroaki “Rocky” Aoki, arrivato negli Stati Uniti dal Giappone e trasformatosi con il suo primo locale Benihana nel pioniere delle cene “Teppan-yaki”, ammirato e mitizzato dal piccolo Steve, ma allo stesso tempo vissuto con un vero e proprio stimolo per la sua crescita e per la sua voglia di affermarsi. E la mamma è stato il suo giusto contraltare, pragmaticamente collegata alla vita di tutti i giorni.
Curiosità: Aoki si è presentato all’incontro con una maglia Juventus 2016, chissà che non possa essere un buon viatico per una celebrazione tutta musicale dei nuovi successivi del Club.
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